L’albicocca

L’albicocca è un frutto davvero antico. Gli antichi Romani la chiamavano “armeniacum” cioè “mela armena” per la sua provenienza o anche “praecox”, letteralmente “precoce” perché maturava presto durante l’estate. Una leggenda a tal proposito narra che in origine l’albicocca, per la sua grande bellezza, era utilizzata come pianta ornamentale con isuoi fascinosi fiori chiari; quando l’Armenia venne invasa dai nemici fu dato l’ordine di tagliare tutti gli alberi che non producevano frutto per ottenere legna utile per fabbricare armi, ma questo non accadde agli alberi di albicocche! Infatti una fanciulla versò lacrime sotto un albicocco per tutta la notte; al mattino sull’albero erano cresciuti dei meravigliosi frutti colorati. Il termine italiano albicocca invece, così come l’ “abricot” francese, l’ “apricot” inglese e lo spagnolo “albaricoque” derivano invece dall’arabo al-barquq!
Infatti proprio dagli Arabi fu portata Mediterraneo durante il I secolo d.C. benché originaria della Cina e dell’Asia Centrale. Oggi, e durante tutta l’estate le nostre tavole si colorano e rallegrano grazie alle albicocche. Proprio in questa stagione, infatti, sono particolarmente preziose perché proteggono la nostra pelle dai raggi solari. Il consumo di albicocche è consigliato soprattutto per il loro altissimo contenuto di fibre e di beta-carotene. L’albicocca è inoltre ricca di vitamine e sali minerali.
Infine una curiosità: le albicocche in Inghilterra vengono utilizzate anche per produrre un vino (apricot wine) e un superalcolico (apricot brandy)! Poliedriche e deliziose le nostre albicocche!