L’uva, un mito in tavola

Un antico mito narra che tanti anni fa la vite non produceva frutti, era una pianta ornamentale. Quando scese la sera, un usignolo si posò delicatamente sopra un piccolo ramo della pianta e cominciò a cantare per consolarla della mancanza di frutti. Il canto dell’usignolo era così dolce che le stelle si commossero e fecero discendere un po’ della loro energia sulla vite. Allora la pianta sentì scorrere in sé una linfa nuova. Le sue lacrime, belle come perle, si trasformarono a poco a poco in piccoli frutti…Al sorgere del sole, dai rami pendevano i primi grappoli d’uva. La vite era diventata così una pianta fruttifera. I suoi frutti avevano l’energia delle stelle, la dolcezza del canto dell’usignolo e il colore del cielo all’alba.
Beh, forse l’uva non sarà nata dal canto di un usignolo, ma questo mito rende onore al fascino di questo frutto speciale che in questa stagione rallegra e imbandisce le nostre tavole rendendole sempre una festa.
È il frutto simbolo del passaggio dall’estate all’autunno, racchiude nel suo contenuto zuccherino tutto il sole della stagione calda.
L’uva, dalla quale peraltro si ricava il vino, e scusate se è poco, è un frutto dalle mille proprietà. Per dare un’ idea sull’importanza dell’uva per la nostra salute, si può paragonare ogni suo chicco ed ogni sua foglia ad una piccola farmacia naturale. L’uva, infatti, è dissetante, purificante, molto nutriente, energetica e trabocca di proprietà terapeutiche. Gli acini d’uva, per uso esterno, sono conosciuti per l’effetto salutare sulla pelle, grazie a proprietà rivitalizzanti; il classico rimedio della nonna prevede che siano utili anche applicati sull’herpes. Per quanto riguarda il consumo alimentare, è importante sottolineare che buona parte dei componenti salutari sono contenuti nella buccia, quindi l’acino andrebbe mangiato intero. Ad esempio, la buccia dell’uva nera contiene notevoli quantità di polifenoli e resveratrolo, che hanno importanti proprietà antiossidanti. Questo frutto aiuta anche in caso di problemi connessi alla circolazione venosa.
L’uva è anche molto ricca di zuccheri direttamente assimilabili (glucosio, levulosio, mannosio); contiene inoltre acidi organici, sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio, iodio), vitamine A, B e C; queste ultime la rendono particolarmente preziosa nella stagione autunnale per difenderci dalle aggressioni delle prime rigidità climatiche.
L’uva è un ingrediente gustosissimo e versatile anche per molte preparazioni in cucina. Si può mangiare semplicemente come frutto fresco, in macedonia o ridotta in succo; con l’uva fresca molto matura si prepara il “vincotto”, utilizzato per preparare alcuni dolci tradizionali. Dai semi (vinaccioli) del’ uva si ricava un olio ricco di acidi grassi benefici per la salute se usato a crudo. L’uva passa, invece, aiuta la memoria e tonifica ossa e cartilagini. Che dire… Non vi è venuta una voglia matta di uva?
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